venerdì 28 novembre 2014

CI SI RIALZA SEMPRE!

E' vero lo adoro. Ormai chi mi conosce bene sa che fa parte della mia vita. 
In certi momenti le sue canzoni hanno fatto la differenza.

Oggi voglio lasciarvi con un suo pensiero.


Un bacio a tutte.

Laura 


domenica 23 novembre 2014

23 novembre 2014

Sono tante le cose che vorrei dirti.
In questi 12 anni sono successe tante di quelle cose che nemmeno le pagine di un libro basterebbero a raccontare le emozioni che abbiamo vissuto.
Gli ultimi 8 mesi sono stati segnati da un ostacolo enorme da superare, pesante da affrontare.
Ci voleva tutta la forza, la tenacia e la caparbietà per non lasciare spazio a quello che poteva rovinare la nostra vita. 
E insieme ce l'abbiamo fatta e continuiamo a farcela.
E' dura, ha cambiato tutte le regole del gioco, ma insieme siamo una forza!

Grazie per non avermi abbandonato nemmeno per un minuto.

Ti amo 2...3!

Buon anniversario!

La tua Principessa...










venerdì 21 novembre 2014

Jennifer Merendino

Questo post è stato davvero difficile da fare. Le foto sono incisive, senza fronzoli, è palpabile il dolore, la paura, l'ansia, la morte... e il cancro purtroppo è anche questo.
In alcune delle foto che seguiranno, potrei tranquillamente togliere Jen e mettere me, perchè alcune situazioni sono state identiche e vedere alcuni attimi della tua vita immortalati e resi eterni da uno scatto fa davvero rabbrividire.
Però è grazie a queste foto che tanti mesi fa ho deciso che avrei dovuto immortalare la mia testa pelata e metterla in piazza in un blog.
Ho deciso di non pubblicare quelle un pò troppo forti, forti per me.
Il sito di Angelo è questo: http://angelomerendino.com/ per chi volesse saperne di più.
La storia è commovente e dura allo stesso tempo... loro sono Angelo e Jen e oggi vi voglio parlare del loro amore.
(preciso che la traduzione è stata fatta con google e dalla sottoscritta, quindi spero di aver mantenuto il senso di quello che Angelo ha scritto)

 
La prima volta che ho visto Jennifer sapevo. Sapevo che era Lei. Sapevo che, proprio come  mio papà quando cantava alle sorelle durante l'inverno del 1951, dopo l'incontro con la mia mamma per la prima volta, "l'ho trovata."
Un mese dopo Jen ha ottenuto un lavoro a Manhattan e ha lasciato Cleveland. Vorrei andare in città, vedere mio fratello, ma in realtà volevo vedere Jen. Ad ogni visita il mio cuore urlava al mio cervello "chiamala !!" ma non riuscivo a trovare il coraggio di dire a Jen che non potevo vivere senza di lei. Il mio cuore finalmente ha prevalso e, come uno scolaretto, ho detto a Jen "Ho una cotta per te." Per il sollievo del mio cuore in gola, gli occhi belli di Jen si illuminarono e lei ha detto "Anche io!".
Sei mesi dopo ho impacchettato le mie cose e volato a New York con un anello di fidanzamento in tasca. Quella notte, presso il nostro ristorante italiano preferito, mi sono messo in ginocchio e ho chiesto a Jen di sposarmi. Meno di un anno dopo ci siamo sposati a Central Park, circondati dalla nostra famiglia e gli amici. Più tardi quella notte, abbiamo ballato il nostro primo ballo come marito e moglie, serenata da mio padre e la sua fisarmonica - ♫ "Sono in vena di amore ..." ♫.
Cinque mesi più tardi, a Jen è stato diagnosticato un cancro al seno. Ricordo il momento esatto ... la voce di Jen e la sensazione di intorpidimento che mi avvolgeva. Quella sensazione non mi ha mai lasciato. Devo dire anche non dimenticherò mai il modo in cui ci guardammo negli occhi e tenuto per mano. "Siamo insieme, sarà tutto ok."
Con ogni sfida che si avvicinava le parole sono diventate meno importanti. Una notte Jen era appena stato ricoverata in ospedale, il suo dolore era fuori controllo. She grabbed my arm, her eyes watering, “You have to look in my eyes, that's the only way I can handle this pain.” We loved each other with every bit of our souls. Afferrò ilmio braccio, gli occhi pieni di lacrime "Devi guardarmi negli occhi, questo è l'unico modo per gestire questo dolore." Ci siamo amati l'un l'altro con ogni pezzo della nostra anima.
Jen mi ha insegnato ad amare, ad ascoltare, a dare e a credere in me stesso e gli altri. Non sono mai stato felice come sono stato in questo periodo.
 Nel corso della nostra battaglia abbiamo avuto la fortuna di avere un forte gruppo di sostegno, ma abbiamo ancora cercato di far  capire alla gente la nostra vita giorno per giorno e le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare. Jen era in un dolore cronico dagli effetti collaterali da quasi 4 anni di trattamento e di farmaci. At 39 Jen began to use a walker and was exhausted from being constantly aware of every bump and bruise. A 39 anni Jen ha cominciato a usare un deambulatore che l'ha resa esausta tanto da avere costantemente ad ogni urto lividi.  Ricoveri in ospedale di 10 e più giorni non erano rari.  Visite mediche frequenti avevano portato a scontri con le compagnie di assicurazione.  
La paura, l'ansia e le preoccupazioni erano costanti.
Purtroppo, la maggior parte delle persone non vogliono sentire queste realtà e in alcuni momenti il ​​nostro sostegno è venuto meno.  Altri sopravvissuti al cancro condividono questa perdita.  La gente suppone che il trattamento fa stare meglio, che le cose diventano OK, che la vita torna alla "normalità". Tuttavia, non vi è "normale" nella terra del cancro.  Sopravvissuti al cancro devono definire un nuovo senso di normalità, spesso tutti i giorni. E come possono gli altri capire quello che dovevamo vivere tutti i giorni?
Le mie fotografie mostrano la vita quotidiana. . Esse umanizzano la faccia del cancro, sulla faccia di mia moglie. Esse mostrano la sfida, la difficoltà, la paura, la tristezza e la solitudine che abbiamo affrontato, che Jennifer ha affrontato, come ha combattuto questa malattia.  Più importante di tutto, esse mostrano il nostro amore.  Queste fotografie non ci definiscono, ma sono noi.
Cancer is in the news daily, and maybe, through these photographs, the next time a cancer patient is asked how he or she is doing, along with listening, the answer will be met with more knowledge, empathy, deeper understanding, sincere caring and heartfelt concern. Il cancro è nella cronaca quotidiana, e forse, attraverso queste fotografie, la prossima volta che un malato di cancro si chiede come lui/lei sta facendo, insieme con l'ascolto, la risposta sarà aver acquisito più conoscenza, empatia, comprensione più profonda, sincera e cura dell'attenzione del cuore.
 
“Love every morsel of the people in your life.”
 "Ama ogni boccone delle persone della tua vita." 
Jennifer Merendino


















Io però voglio lasciarvi con queste foto.
L'AMORE VINCE SU TUTTO.








R.I.P. JEN

Laura

lunedì 17 novembre 2014

Laura Percassi: una donna e i suoi attrezzi

Il titolo di questo post è l'inizio di un biglietto meraviglioso che ho ricevuto...

Vi rimando al post "lo shabby di Mila" per farvi capire un po' il senso di questo biglietto....

Lui si presentava così, con una Wonder Woman d'eccezione: IO.


e poi continuava così

Laura Percassi: una donna e i suoi attrezzi!!!

Cara Laura,
pensare a te e non ai tuoi attrezzi è quasi impossibile!
A casa tua tutto parla di te, della tua creatività, del tuo lavoro, della tua fatica.
Samo abituati a vederti trasformare cose brutte e insignificanti in oggetti meravigliosi e a vederti plasmare legno e marmo a tuo piacimento, ma ciò che hai fatto con la tua vita è stato stupefacente!
Probabilmente anche il destino è a conoscenza della tua abilità ed ha voluto fornirti il suo materiale: LA MALATTIA.
"Non c'è marmo che tenga !" ti sarai detta da subito, ma da brava painter non ti sei data per vinta.
Sei rimasta lì in piedi ad osservare "Cosa posso fare?" Hai preso trapano (coraggio), sega (forza), carta vetrata (determinazione) e pennelli (amore), ed hai iniziato a smussare gli angoli, a carteggiarla e ridipingerla (di lilla????).
Nessuno ti ha sentita martellare, perchè hai coperto il rumore con le tue risate.
Nessuno ha letto la fatica sul tuo volto, l'hai nascosta dietro splendidi sorrisi.
Certo qualche volta ti sei ferita un dito, ma hai asciugato velocemente le lacrime ed hai continuato imperterrita!!!
Sono stati mesi duri ma alla fine ti sei seduta, esausta ma soddisfatta ad ammirare il risultato dei tuoi sforzi e della tua caparbietà:
essere riuscita a trasformare un macigno in una piuma!!!
Ti ringraziamo Laura, per non esserti arresa ed aver continuato a vedere solo il bello della vita, sappi che per noi ciò che hai fatto con il tuo destino resterà la creazione shabby più bella di sempre, perchè possiamo ammirarla e goderne tutti, tutti i giorni!
Grazie per essere così forte, così fantastica, così ... tu!!!



"Se guardare indietro ti fa soffrire, 
e guardare avanti ti fa paura, 
allora guarda al tuo fianco, saremo sempre la"

Che dire? Mi avete lasciato senza parole.
Sapere che a Voi, e magari anche ad altri, è arrivato forte e chiaro il mio impegno nel credere che "dipende tutto dalla prospettiva con cui si guardano le cose", mi fa un immenso piacere.
Che poi questo messaggio venga utilizzato per rispolverare un oggetto logorato dal tempo e crearne un nuovo uso o per prendere in mano la propria vita e cercare di darne comunque un senso, nonostante le avversità, poco importa.
La cosa essenziale è il principio....

Grazie ragazze.... con il cuore, con l'anima.

Laura

venerdì 14 novembre 2014

Lo shabby di Mila

Eccoci qua... è arrivato anche il suo momento.
Oggi voglio parlarvi del blog che io e mia sorella abbiamo aperto per una passione che condividiamo: lo stile shabby chic.
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, ecco qui un piccolo assaggio...














Diciamo che oltre allo stile shabby chic, ci piace dare vita nuova a cose vecchie e ovviamente non poteva non piacerci il vintage e poi che dire... diventeremo delle accumulatrici seriali, perchè ogni cosa che troviamo e che gli altri buttano, noi la guardiamo con gli occhi della creatività, quella che rende tutto possibile...

Queste siamo noi a  Venezia nel lontano 2010... belle e spensierate...


Questo il blog: 
http://loshabbydimila.blogspot.it/

Perchè vi ho parlato di questo blog?
Perchè in questi mesi, scanditi dalle terapie e da tutti gli effetti collaterali che ne derivano, molte volte questo blog mi ha fatto sognare ad occhi aperti, mi ha fatto prendere in mano carta vetrata, levigatrice, pennelli e pitture che hanno annientato la stanchezza, la nausea, il vomito, i giramenti di testa e mi ha fatto creare a nuovo angoli di casa e di giardino...
Insomma è un pò terapeutico per me.
E allora io lo regalo a voi...
 Magari vi state annoiando a letto per una terapia appena fatta, o siete un pò giù di morale.
Ecco allora, non perdete tempo... staccate la spina.
Verrete stregate e alla fine vi accorgerete che non siete più malate di cancro, ma malate dello stile shabby.
Anche questo sarebbe un piccolo traguardo...

Un bacio a tutte.
Laura